martedì 7 agosto 2012

LA DECIMA GIORNATA: IL DOPING ROVINA UNA BELLA GIORNATA DI MEDAGLIE

Alex Schwazer mentre bacia l'oro di Pechino.
Foto: Italia team.
Oro, argento e bronzo! No, non ce li portano i Re Magi ma Campriani, Fabbrizi e Morandi, campioni rispettivamente nella carabina 3 posizioni, nella fossa olimpica e negli anelli. Ma è un peccato dover aprire il post con l'inaspettato caso di doping che ha colpito l'atleta punta-di-diamante della nostra nazionale: Alex Schwazer è risultato positivo ad un controllo a sorpresa effettuato dalla Wada il 30 luglio ad Oberstdorf. Noi volevamo intitolare il post: "Finalmente Campriani!", finalmente con l'oro al collo dopo la delusione di Pechino e l'argento nella carabina 10 metri di una settimana fa ed invece ci tocca aprire con questo fattaccio. Il marciatore altoatesino, favorito per bissare l'oro di Pechino, già in questi giorni era stato protagonista di una polemica con il suo collega Rubino, che ha corso la 20 km. Rubino, in un'intervista, aveva dichiarato che Schwazer era sparito e non si faceva sentire da 6 mesi, senza dare spiegazioni a riguardo. L'allenatore Michele Didoni ha dichiarato alla Rai di sentirsi "pugnalato alla schiena" ed è profondamente deluso, usando parole molte dure sul marciatore e chiedendo scusa alla FIAL e al presidente Arese. Schwazer ha ammesso l'uso dell'Eritropoietina sintetica dicendo: "Volevo essere più forte per questa olimpiade, ho sbagliato. La mia carriera è finita". Eh sì che l'Epo è anche una sostanza rilevabilissima da ben 7 anni: infatti, esso è un ormone utilizzato dagli atleti in difficoltà (aumenta il numero di globuli rossi e quindi il trasporto di ossigeno nel sangue, fondamentale negli sport di fatica). L'altoatesino, dopo l'argento agli europei di Barcellona del 2010, non aveva più ottenuto risultati positivi, a differenza di quest'anno che è stato tra i migliori sia nella 20 km che nella 50 km. Si tratta di un brutto colpo per l'atletica italiana, che da qualche anno non sta ben figurando e che da questo caso uscirà con le ossa rotte. Per evitare altri casi simili a mio avviso c'è solo la radiazione.

Seconda medaglia in queste olimpiadi per Campriani
ma questa è la più bella. Foto Ansa.
Dopo questa nota negativa, parliamo di qualcosa di bello con le 3 medaglie vinte oggi: oro Niccolò Campriani, argento Massimo Fabbrizi e bronzo Matteo Morandi. Nel 2008 un giovanissimo Niccolò Campriani (aveva solo 20 anni) stava per vincere la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Pechino nella carabina 10 metri ma la paura di vincere lo fece sbagliare e concluse dodicesimo. Dopo l'avventura cinese, Campriani decise di andare a studiare negli Stati Uniti: vincendo una borsa di studio, si è laureato in ingegneria con il massimo dei voti potendo allo stesso tempo allenarsi (questo mostra quanta cura danno gli americani a sport e studio) e per superare il problema dello stress dal tiro finale si è rivolto allo psicologo Edward Etzel (oro a Los Angeles nel 1984 nella carabina 50 metri). In questi ultimi anni le vittorie al mondiale, agli europei e nelle tappe di coppa del mondo lo hanno portato ad essere il favorito numero uno per vincere due ori nella carabina (10 metri e 50 metri tre posizioni), ma un altro errore negli ultimi tiri nella finale della carabina 10 metri lo ha portato all'argento. Oggi, dopo una lunga attesa per sé e per i tifosi, l'atleta delle Fiamme Gialle non ha sbagliato: 1278.5 il punteggio finale e nuovo record olimpico!. Il tiratore toscano non solo ha la stoffa per diventare un fuoriclasse, ma è anche un esempio genuino da seguire visti gli studi conseguiti, il rispetto che nutre nei confronti dei suoi avversari e la serietà espressa in gara.

Nella fossa olimpica maschile, Massimo Fabbrizi ha perso lo spareggio per l'oro contro il croato Cernogoraz. Il croato, entrato in questa finale da sesto classificato, è stato il più bravo; lui e Fabbrizi hanno recuperato posizioni fino ad arrivare primi a pari merito. Purtroppo, allo spareggio, Fabbrizi ha sbagliato il sesto piattello ma si aggiudica un importantissimo argento. Anche se si tratta sempre di una medaglia c'è un po' di delusione visto che l'oro era ad un passo e poi perché Fabbrizi è decisamente più forte dell'atleta croato. La fossa olimpica, che a Londra ci ha portato un oro ed un argento, ha salvato la spedizione del tiro al volo da una brutta figura, partita con ben altre ambizioni.

Nella ginnastica, Matteo Morandi è riuscito finalmente a vincere una medaglia olimpica negli anelli dopo l'intramontabile Yuri Chechi, un bronzo che poteva essere in realtà un argento: come al solito, nella ginnastica i voti dei giudici non rispecchiano la reale capacità dei ginnasti ed oggi a farne le spese sono stati il cinese Chen ed il nostro Matteo Morandi. Il ginnasta brasiliano Nabarrete Zanetti ha svolto un esercizio non semplice ma non privo di piccoli errori ed una uscita non perfetta. L'esercizio era meritevole di un bronzo, ma i giudici lo hanno valutato da medaglia oro.

Dobbiamo ancora parlare di brutto arbitraggio nel pugilato. Nei pesi leggeri Domenico Valentino è stato battuto dal lituano Petrauskas. Valentino non ha boxato ai suoi livelli ed ha avuto davanti a sé non solo un avversario molto motivato, ma soprattutto molto scorretto. Un paio di colpi irregolari si sono fatti sentire perché erano molto violenti, il più pesante è stato un destro del lituano durante un break mentre i due pugili venivano separati dall'arbitro, facendo barcollare il pugile campano. Colpire il lituano non era semplice perché teneva una guardia altissima ed era pressoché un muro. Oltretutto, Petrauskas avanzava con la testa bassa e questo era sanzionabile, ma l'arbitro in queste occasioni lo ha solo redarguito. Alla fine i richiami ufficiali dell'arbitro di ring sono stati solamente due anziché quattro. In più, nella prima ripresa non sono stati contati un paio di colpi di Valentino ed unendo questo ai pochi richiami, si spiega come è maturata la sconfitta. Un peccato: l'Italia perde un'altra medaglia e, nel caso di Valentino, probabilmente d'oro. Nei pesi supermassimi, Roberto Cammarelle ha avuto la meglio sul pugile marocchino Arjaoui per 12 a 11. Il pugile lombardo non ha mostrato quella boxe che lo aveva caratterizzato in passato però è bastato per raggiungere la semifinale, dove affronterà il fortissimo pugile azero Medzhidov (campione del mondo in carica). Arjaoui è stato molto scorretto e per questo ha subito un richiamo. Senza questo, Cammarelle avrebbe perso ed anche qui va constatata la poca capacità degli giudici del pugilato in questa Olimpiade: l'ultimo round è stato valutato con 4 a 4 quando, in realtà, doveva essere almeno un 7-4 per l'atleta delle Fiamme Oro. Per Cammarelle la semifinale significa terza medaglia alle Olimpiadi, ma se vorrà puntare all'oro dovrà boxare molto meglio di questi due match che ha affrontato. Anche ieri c'è stato un brutto arbitraggio nei pesi massimi con la vittoria di Clemente Russo contro Larduete Gomez. Russo a mio avviso ha mostrato una brutta boxe contro il cubano e nella ultima ripresa ha legato molto l'avversario per evitare di subire colpi, visto che sapeva di avere un piccolo vantaggio, non giusto, contro un buon avversario.

Altre notizie che riguardano gli azzurri: gli uomini del volley sono stati battuti dalla Bulgaria con un secco 3-0: ora i nostri se la vedranno con gli USA, mentre le ragazze giocheranno il passaggio alla semifinale con la Corea del Sud. Buone notizie dalla pallanuoto, con gli uomini di Campagna che vincono sulla Spagna. Peccato, invece, per il duo Nicolai-Lupo, eliminato dalla coppia olandese.

Alla fine di questa giornata l'Italia perde una posizione nel medagliere a causa del sorpasso della Russia - che a sorpresa ci è stata dietro per molto tempo! Continua la sfida tra USA e Cina, con i secondi in testa di due medaglie d'oro. A oggi le delegazioni a medaglia sono 70.

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