mercoledì 8 agosto 2012

L'UNDICESIMA GIORNATA: LE GIURIE CI TOLGONO ANCORA MEDAGLIE

Una Vanessa Ferrari delusa del quarto posto. Foto Ansa
La giornata di oggi ha visto molte delusioni, le più grandi sono venute dalla ginnastica nel corpo libero con Vanessa Ferrari e dalla Italia femminile del volley, malamente eliminata dalla Corea del Sud. Nella politica sportiva contiamo meno di zero, proprio non riusciamo ad avere peso negli sport che prevedono un giudizio dato da una giuria: pugilato, nuoto sincronizzato, tuffi, ginnastica artistica e ginnastica ritmica. Oggi a farne le spese è stata la brava Vanessa Ferrari, che con il punteggio di 14.900, ha chiuso il suo esercizio a pari merito con la russa Mustafina. Ma alle Olimpiadi non è previsto dare due stesse medaglie nella ginnastica e quindi entra in gioco la valutazione all'esecuzione dell'esercizio: 8,70 per la Ferrari e 9,00 per la russa. La ginnasta italiana ha pagato il fatto di aver rinunciato ad un salto artistico alla fine e questa scelta è costata una medaglia. Ora toccherà alla ginnastica ritmica, dove da 10 anni la squadra italiana è la più forte al mondo ma le vittorie purtroppo sono state meno di quelle che poteva ottenere proprio per colpa delle giurie. Speriamo che almeno questa volta il giudizio possa essere obiettivo e non influenzato dalla potenza politica di una federazione rispetto ad un'altra. Il "doping" della giuria sta avendo però la meglio in queste Olimpiadi. Per noi l'unico modo di vincere è di essere perfetti ed anche lì non sempre basta.

Un'altra delusione è arrivata dal volley femminile. L'Italia era da medaglia d'oro, ha giocato un grande girone, ma nella partita da dentro o fuori ha sbagliato tutto. Contro la Corea del Sud, o meglio contro Kim Yeon, abbiamo perso per 3 a 1, nonostante un primo set giocato ad altissimi livelli dalle italiane (25-18). Dal secondo set in poi le nostre hanno smesso di giocare e hanno avuto diversi black out perdendo i set per 21-25, 20-25, 18-25. Un muro assente, errori in battuta, appoggi errati ed un'immensa Kim Yeon spiegano la sconfitta italiana. Per una nazionale così forte non si può perdere contro una squadra che schiera solo una giocatrice di grandissimo livello, ma questa sera la testa non c'è stata. Sfuma così, con rabbia, l'ennesima medaglia per l'Italia: le pallavoliste erano le serie candidate alla medaglia d'oro. Continua così la maledizione dei quarti di finale del torneo olimpico.

Per chiudere, una bella notizia arriva da una signora di 47 anni, alla sua ottava Olimpiade (la prima fu a Los Angeles nel 1984) e che di nome fa Josefa Idem. La canoista è riuscita a raggiungere la finale K1 dello sprint 500 metri, vincendo la sua semifinale. Non importa se alla finale vincerà una medaglia o se arriverà ultima, la vera vittoria sta nel poter competere ancora a quell'età. Un esempio da seguire, con una carriera fatta da anni di allenamenti durissimi e che forse dal nuoto qualcuno dovrebbe prendere da esempio invece di parlare di riposo.

Nel medagliere, l'Italia è sempre settima. Continua la sfida tra Cina e Usa con i primi in testa di 4 medaglie d'oro; la Russia si è rifatta sotto e ha superato la Francia, mentre la Germania ritorna a farsi pericolosa con 6 medaglie d'oro. Grande giornata anche per l'Iran che in una serata porta a casa due medaglie d'oro e una d'argento.

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