martedì 7 agosto 2012

VALENTINO ROSSI ALLA YAMAHA

Quello scoppiato due anni fa, il 15 agosto 2010, sembrava essere un amore inscalfibile, duraturo e ricco di podi e di soddisfazioni per entrambi e per i loro tifosi. Pilota italiano su moto italiana: un sogno che era diventato realtà, sembrava di aver costruito una sorta di Nazionale della Moto GP capace di far vedere i sorci verdi a tutti, spagnoli e australiani.

Valentino Rossi in sella alla sua Ducati. Foto: Mototwo.com
Invece, a due anni di distanza, l'idillio tra Valentino Rossi e la Ducati è arrivato alla fine. Quelle dell'ex campione del mondo sono state due stagioni difficili, in cui non è mai stato in grado di impensierire quei giovinotti là davanti, Lorenzo e Stoner. Un grande campione della storia del motociclismo contemporaneo costretto indietro e distante dalle sfide che contano fa un po' male, è un dolore anche per chi ha seguito le gare di moto solo perché c'era proprio il Dottore. Rossi era arrivato  con l'obiettivo di risollevare un casa motociclistica in crisi di risultati, come fece nella Yamaha nel 2004. Solo che qui ha avuto varie difficoltà davanti a se: i pochi test da poter effettuare, un recupero dopo la frattura della gamba e di non riuscire a rendere "giapponese" la Ducati. Ma il 46 non ci pensa proprio ad abdicare e vuole lasciare il segno prima di passare a qualche altra esperienza, si chiami Superbike o Ferrari o qualcos'altro; vuole dimostrare che il mito con la M maiuscola, dopo Agostini, è lui. La Ducati non è stata in grado di fornirgli quella moto competitiva che lo stesso Valentino aveva richiesto ad inizio mondiale. L'Audi, pronta ad investire nel reparto sportivo, ha cercato di trattenere il campione in tutti i modi, ma non c'è stato nulla da fare. Forse dietro al passaggio con la Yamaha c'è la spagnola Dorna, che detiene i diritti del motomondiale, che vuole riportare in alto la Moto GP, in netto calo di ascolti dovuto anche alle noiose gare di questi due anni: sia perché il campione di Tavulia è in crisi ed anche per la troppa elettronica, che ha rovinato lo spettacolo nelle gare. Con un Rossi competitivo, gli ascolti tornerebbero ad essere quelli di qualche anno fa (Rossi non è solo amato in Italia, ma in tutto il mondo) e la Dorna ci guadagnerebbe. Per fare ciò l'unica maniera è quella di dargli una moto competitiva.

Il 15 agosto prossimo, stando a quanto comunicato da Sport Mediaset e dal sito , il Dottore diramerà un comunicato stampa in cui segnalerà il suo passaggio dalla Ducati alla Yamaha. Di fatto, il motivo che lo ha allontanato dalla casa giapponese, la rivalità con Lorenzo, diventa il motivo del ritorno visto che tra i due l'astio sembra essere passato. Noi auguriamo a Rossi il meglio per lui, uno dei più grandi campioni del motociclismo si merita di essere là davanti. Ma, allo stesso tempo, ci auguriamo che la Ducati riesca a ritrovare la competitività: i mezzi, gli strumenti ed il capitale umano per ritornare in alto la casa emiliana li ha.

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