Mancano tre minuti alla fine della gara tra i Lakers ed i Warriors e Kobe Bryant sta trascinando la sua squadra ad una importantissima vittoria per il raggiungimento dei playoff. L'asso del basket NBA sta per
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| Kobe Bryant si tocca la gamba dolorante. Foto Ap. |
penetrare nel pitturato dei Golden States, un movimento che ha fatto migliaia di volte nella sua carriera ma questa volta c'è qualcosa che no va. Kobe cade: che sia stato un contatto con Barnes? che sia scivolato? la caviglia si è girata? Nessuna di queste ipotesi. Si tratta purtroppo del tendine d'Achille, che ha fatto crack. Forse un infortunio annunciato, visto che Mike D'Antoni aveva chiesto gli straordinari a Bryant per raggiungere questi maledetti playoff. Il capitano dei Los Angeles Lakers stava giocando nelle ultime gare con un minutaggio medio di 45 minuti, nonostante avesse altri acciacchi fisici sulle spalle. Un infortunio che potrebbe significare la fine della carriera di Kobe, visto che il recupero dalla rottura del tendine d'Achille è di 12 mesi ed il contratto con i Lakers scade proprio tra un anno. Si spera non sia così, che possa rinnovare per un altro anno e magari concludere la carriera con un titolo NBA.
Big Mamba però non è l'unico caso di gravi infortuni nella lega professionistica americana, visto che negli ultimi tempi ce ne sono stati fin troppi: Danilo Gallinari, Derrick Rose, Kevin Love, Ricky Rubio, Blake Griffin, Amar'e Stoudemire sono alcuni casi di giocatori che hanno subito gravi infortuni in questo ultimo periodo. Per quale motivo sta accadendo tutto questo? Non di certo per le troppe gare. È vero che si gioca tanto, però anche in passato lo si faceva e non vi erano così tanti gravi infortuni. Molto probabilmente il motivo è dato dal fatto che oggi i giocatori subiscono troppi carichi in palestra, giocano anche se hanno subito piccole lesioni e se continuano a giocare, con il tempo, poiché gli si chiedono gli straordinari dei minuti in campo, la lesione da lieve diventa qualcosa di molto grave.
Le dirigenze e gli allenatori oggi devono fare un esame di coscienza sulla gestione dei giocatori. Meglio rinunciare ad un campione per qualche partita o farne poi a meno per un anno intero?

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