giovedì 2 agosto 2012

"B" COME BADMINTON...E COME BISCOTTO. LO SCANDALO DELLE PARTITE TRUCCATE ALLE OLIMPIADI


Si sa, ai Giochi l’importante è partecipare e lo sport e i suoi valori devono vincere, sempre. E stando alla Carta Olimpica, gli atleti devono dare sempre il massimo e non giocare male per evitare di trovare al turno successivo i compagni di nazionale o la squadra più difficile. Anche perché ogni gara ha una storia a sé e può capitare che i più forti soccombano. Chiedete al venezuelano Limardo Gascon, solo per fare un esempio recente, che da perfetto sconosciuto è arrivato in finale nella spada individuale maschile, ha buttato fuori il campione del mondo in carica Paolo Pizzo e ha addirittura vinto l’oro. 

Perché questo incipit? Perché ieri la federazione internazionale di badminton ha espulso dal torneo due coppie di atlete sudcoreane, una indonesiana e una cinese, accusate di aver fatto il cosiddetto “biscotto” per avere un avversario più comodo al turno successivo del torneo. Le atlete avevano giocato malissimo, così male che per Sebastian Coe, presidente del Locog, era evidente che sotto c’era qualcosa. E così la federazione internazionale del badminton ha deciso di espellere le 8 giocatrici, con il benestare del CIO. In questo caos però c’è stata almeno uno spiraglio di sincerità: infatti, il CT coreano Sung Han-Kook ha confermato il tentativo di combine con la Cina per evitare l’incrocio in semifinale con le connazionali. Sincerità che però non ha portato al perdono: infatti le coreane, assieme alle cinesi e alle indonesiane, sono state escluse. Chi sbaglia paga, e anche pesantemente.    

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