In una giornata dove non avevamo alcuna speranza di conquistare una medaglia i protagonisti sono stati gli azzurri del volley e della pallanuoto.
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| Mastrangelo esulta. L'Italia è in semifinale. Foto: Sportzoom |
Per gli uomini del volley, dopo un girone di qualificazione giocato sottotono ma che ci ha visti comunque passare il turno, ecco l'incrocio con i temibili americani campioni olimpici in carica. Gli onori dei pronostici erano tutti per i boys, con i nostri pronti ad essere le vittime sacrificali. Invece, i ruoli si sono invertiti: gli uomini di Berruto hanno giocato la miglior pallavolo del loro torneo e passano in semifinale contro i verdoro brasiliani. In tutta la gara i due giocatori chiave sono stati Savani ed il suo cognato Zaytsev i quali sono stati perfetti in attacco ed hanno martellato a servizio rendendo la vita difficile agli avversari. Ciò che ha funzionato è stato il servizio, palle difficili da ricevere per la squadra a stelle e strisce che non hanno avuto alcuna possibilità di costruire al meglio i loro attacchi. Nel terzo set poi è arrivato il supporto di Lasko, fino a quel momento poco incisivo, che ha realizzato il match point. Ora gli italiani affronteranno il Brasile, che ci sconfisse in finale sia ad Atene che in semifinale a Pechino, una sorta di bestia nera che, prima o poi, ma meglio prima cioè venerdì, sfateremo. Così, gli uomini, che avevano sin dall'inizio meno chance rispetto alle più quotate colleghe azzurre, campionesse della World League 2011, sono riusciti a fare meglio, aggiudicandosi per la terza Olimpiade di fila il passaggio alle semifinali. Le donne, purtroppo, sono rimaste ancora a bocca asciutta dopo l'eliminazione contro la Corea del Sud. Si erano illuse. La federazione del volley italiano prenda appunti: non far più allenare Gioli e compagnia con Castrogiovanni.
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Dai che andiamo! Italia in semifinale contro la Serbia.
Foto: fanpage.it |
Anche la pallanuoto riesce nell'impresa di battere i campioni olimpici in carica, grazie ad un'ottima difesa. L'Ungheria è stata battuta 11-9 e i campioni del mondo hanno sfoderato una prestazione maiuscola che li porta in semifinale dopo un girone di qualificazione altalenante. Ora all'Italia tocca la Serbia e si tratta della rivincita del mondiale vinto a Shanghai giusto un anno fa, per batterli dovremo offrire un'altra prestazione difensiva di alto livello e cercare di concretizzare un po' di più le superiorità numeriche. L'altra semifinale sarà Croazia-Montenegro, speriamo che i montenegrini siano in grado di giocare uno scherzetto ai croati, ma i nostri devono essere in grado di replicare la buona prestazione di questa sera.
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| Mangiacapre infierisce sul kazako Yeleussinov. Foto: Reuters |
Ma oggi è arrivata la certezza matematica di avere un'altra medaglia in tasca: il nostro Mangiacapre si è mangiato il kazako Yeleussinov e se anche dovesse perdere la semifinale per lui sarà bronzo certo. Queste tre medaglie dal ring non vanno ancora messe in conto nel medagliere perché non si sa il colore, ma dopo questo successo i titoli italiani a Londra salgono a 20. Dei tre nostri pugili in semifinale, Mangiacapre è quello che ha dato le migliori impressioni, con la sua grande agilità ed una buona condizione. Dopo la prestazione di questa sera è ovvio che ci aspettiamo molto di più di un bronzo, ma comunque vada per la boxe italiana resta comunque un grande successo.
Nel medagliere, a quasi fine Giochi, la Germania ci supera con 7 medaglie d'oro. Buona la prova della delegazione dell'Ungheria, che sale così a quota 6 medaglie d'oro. La Russia, che oggi nella gara dei tuffi dal trampolino di 3 metri maschile è riuscita ad evitare il grande slam della Cina in questa disciplina, cerca di andare a prendere la Corea del Sud. Risale anche l'Australia. Gli USA recuperano qualcosa alla Cina (-2 ori), ma oggi hanno salutato sia la squadra di pallanuoto che quella di pallavolo. Ma domani ci sono molte speranze di medaglia per l'Italia: infatti, scenderà in acqua per la finale della canoa la grandissima Josefa Idem. E anche se non dovesse arrivare alcun alloro, saremo lo stesso fieri di lei. Vai, Josefa!!!
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