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| Carlo Molfetta mentre festeggia con il suo Maestro. Foto Secolo XIX. | 
Carlo Molfetta è stato sempre considerato uno dei migliori di questo sport, basti pensare che ai primi tornei, all'età di 12 anni, i fan del Taekwondo gli chiedevano l'autografo perché era spettacolare nei suoi combattimenti. Ma un conto è combattere e vincere da ragazzini, un altro è quando si fa sul serio contro gli adulti esperti. Il ragazzino a soli 16 anni fa il "salto" e nel 2000 lotta contro gli adulti, vincendo un oro ai mondiali. Viste queste premesse alle Olimpiadi di Atene partiva con i favori del pronostico, ma fu preso dall'emozione ed eliminato al primo turno. Dopo Atene la sfortuna lo perseguita e si rompe i legamenti crociati delle ginocchia, poi un tendine rotuleo ed infine si trova con una rotula fuori asse e così subisce ben 4 operazioni, non permettendogli di partecipare alle Olimpiadi di Pechino. Roba da ritiro, ma il lottatore pugliese non demorde e ritorna a combattere per cercare di vincere la medaglia alle Olimpiadi. Nel 2009 torna ai mondiali ed è argento e nel 2011 bronzo, mentre agli Europei è nel 2010 è oro e questo anno bronzo. Il 2012 è l'anno di quelle stregate Olimpiadi, solo che nella categoria dei 68-80 Kg c'è ora Sarmiento, che ha vinto un argento a Pechino ed una federazione non può portare più di un lottatore per categoria. Come risolvere questo problema? Sarmiento deve "ingrassare" e passa alla categoria dei pesi supermassimi. Lui alto 183 centimetri è costretto così a combattere contro giganti di 2 metri, ma grazie al suo talento riesce a passare ogni turno fino ad arrivare alla finale e vincere l'oro in un combattimento al cardiopalmo. Un "piccolino" di 183 centimetri che vince contro i più "grandi" come fu al mondiale del 2000. Agli ottavi l'avversario era alto 190 centimetri, ma viene sconfitto facilmente con un 7 a 3. Poi è il turno del cinese alto ben 18 centimetri in più del Carabiniere pugliese, dove l'italiano combatte bene ma sfiora sempre i colpi a punto. Negli ultimi cinque secondi dell'ultima ripresa, Liu segna il punto del 5 a 4 e per evitare di essere colpito da Molfetta il cinese scappa (e non sto scherzando) dando le spalle per non essere colpito. Solo che la fuga è vietata e quindi Liu subisce un punto di penalità ed è parità, che si risolve con il Golden point per l'italiano. In semifinale affronta il "gigante buono" il maliano campione del mondo Keita, alto ben 203 centimetri. La semifinale inizia subito bene, Molfetta piazza molti colpi ed è avanti 3 a 0. Nell'ultima ripresa Keita piazza un calcio alla testa ed è parità, bisogna rifare tutto. Il Carabiniere verso la fine piazza due colpi e Keita subisce una penalità per aver trattenuto l'italiano, per colpirlo alla testa, ed è finale.
In finale affronta l'atleta del Gabon, Obame (questa è la prima medaglia olimpica nella storia del Gabon), alto 193 centimetri. Carlo Molfetta parte malissimo e, nonostante combatta meglio, subisce 1 calcio alla testa, 1 penalità e 2 colpi ed è sotto 6 a 1. Qui inizia il favoloso recupero arrivando al 4-6, ma Obame piazza un altro calcio alla testa ed è 9 a 4 ad un minuto dalla fine. Poi due colpi al busto e negli ultimi secondi Molfetta tenta il tutto per tutto e riesce a colpire il viso di Obame, difficilissimo per uno alto 183 centimetri contro un avversario più alto di te, e si va al Golden Point. Nei supplementari Molfetta attacca, ma sfiora sempre i bersagli e quindi tocca ai giudici decretare il vincitore. È medaglia d'oro e Carlo Molfetta entra nella storia, visto che vince la prima medaglia d'oro italiana nel Taekwondo. Davide ha battuto i Golia.
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| L'ucraino Usyk festeggia per la vittoria su Clemente Russo. Foto: Corriere della sera. | 
Oggi, negli altri sport, c'è stata la finale di calcio maschile tra Brasile e Messico. Il Brasile era alla ricerca dell'unico trofeo mai vinto nella sua gloriosa storia calcistica ed ancora una volta non è riuscito nell'obiettivo. Il Messico ha vinto l'oro battendoli per 2 a 1 e per i verdeoro le Olimpiadi rimangono stregate.
Nell'atletica leggera c'è stata la finale della 4x100 maschile e per la prima volta nella storia si va sotto i 37 secondi. La Jamaica fa 36.84, con 9.21 di media. E mancava Asafa Powell, altrimenti avrebbero fatto il record della galassia.
Nel medagliere con l'oro di Molfetta, l'Italia sale di due posizioni e scavalca Australia ed Ungheria, piazzandosi all'ottavo posto, alle spalle della Francia. Al vertice gli Stati Uniti sempre in testa con sei ori in più rispetto alla Cina.
Domani si chiudono le Olimpiadi ed abbiamo ben tre possibilità di vincere l'oro: Ginnastica ritmica, pallanuoto ed infine pugilato nei pesi supermassimi con Cammarelle. Speriamo di concludere al meglio.
 
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